AI, Avv.Spinapolice (esperto del diritto IA):”Serve trasformazione culturale che prepari società a convivere co IA sempre più evolute altrimenti rischi gravi”
Giovanni Spinapolice, avvocato ed esperto di diritto dell’Intelligenza Artificiale, è intervenuto in merito alla presentazione del Quinto Rapporto Ital Communications-IISFA, tenutasi oggi al Senato, sul modo in cui l’IA sta trasformando la nostra società.
“Come ha ricordato il senatore Paganella — ha dichiarato Spinapolice in una nota — questo evento conferma quanto il tema sia percepito come ‘epocale’. È un passaggio storico che impone un profondo ripensamento.
Non siamo davanti a una semplice innovazione tecnica — sottolinea l’avvocato — questo rapporto fotografa un’Italia in cui l’uso dell’IA cresce, ma la conoscenza resta superficiale. Ed è proprio in questo divario che si annidano i rischi più grandi: introdurre algoritmi nel Parlamento, senza prima costruire un’adeguata architettura culturale, non significa modernizzarsi. Se mancano trasparenza, controllabilità e un saldo ancoraggio all’umano, questi strumenti rischiano solo di concentrare potere o, peggio, di sostituire la coscienza collettiva con logiche automatizzate”.
Spinapolice ha poi richiamato l’attenzione su una novità che merita riflessione: Warmwind OS, il primo sistema interamente guidato dall’IA, capace di replicare processi come farebbe un vero impiegato digitale. “Non è più un semplice assistente — osserva — e la tentazione di affidargli compiti sempre più umani è forte. Ma così rischiamo di costruire una società che scavalca le persone, riducendo le relazioni a mera efficienza.
Davanti a scenari come questo, sorgono domande che non possiamo più rimandare: come riconvertiremo lo Stato sociale per non lasciare indietro chi non potrà adeguarsi? Quanti posti di lavoro si perderanno davvero?”
“Oggi — conclude Spinapolice — registriamo ancora troppo disorientamento su questi temi. Non basta evocare codici etici o regole dall’alto. Serve una trasformazione culturale, diffusa e lungimirante, che prepari la società a convivere con intelligenze artificiali sempre più evolute. Se ben orientata, l’IA può diventare il più grande alleato della nostra crescita. Ma troppo spesso rimane solo un antagonista che si sviluppa nella nostra superficialità” termina la nota.