ATAC, SANTORI (LEGA): “DATI ALLARMANTI SUGLI INTROITI, SERVE UNA SVOLTA STRUTTURALE. ORA PIÙ CONTROLLI, QUALITÀ E FIDELIZZAZIONE DEGLI UTENTI”
“Oggi in Commissione Bilancio abbiamo analizzato i dati sugli introiti 2018-2024, e il quadro che emerge è preoccupante. Dopo il tracollo dovuto al Covid, con ricavi scesi fino a 134 milioni nel 2020 e 2021, la città ha conosciuto una ripresa nel biennio 2022-2023. Tuttavia, il 2024 si è chiuso in calo: da 214 milioni del 2023 si scende a 203 milioni. Questo significa che la ripresa non si è consolidata e che permangono criticità strutturali che non possiamo ignorare.” Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Assemblea Capitolina a seguito dell’audizione dei vertici aziendali di ATAC SpA sulla gestione della problematica del mancato utilizzo del titolo di viaggio.
“È evidente che lo smart working ha ridotto drasticamente l’uso quotidiano dei mezzi pubblici, penalizzando soprattutto abbonamenti mensili e annuali, mentre i biglietti singoli restano la voce principale di incasso, segno di un’utenza sempre più occasionale e poco fidelizzata. A questo si aggiunge l’evasione, più diffusa in periferia dove i controlli sono carenti, e la scarsa crescita del segmento extraurbano Metrebus Lazio, fermo da anni.”
“Serve un piano serio per invertire la rotta: più controlli serali e in periferia, supporto alla sicurezza degli operatori, politiche di fidelizzazione innovative con abbonamenti flessibili e strumenti integrati, maggiore qualità del servizio per rendere il trasporto pubblico competitivo. La campagna under 19 a 50 euro è positiva ma non basta: va accompagnata da una strategia complessiva. Senza un cambiamento vero, ATAC resterà dipendente dai titoli singoli e perderà ricavi preziosi. Il 2025 deve essere l’anno della ripresa strutturale. Noi continueremo a vigilare e a proporre soluzioni concrete in Aula e nelle Commissioni, perché Roma ha bisogno di un trasporto pubblico affidabile, moderno e sostenibile, non di una lenta agonia che pesa sulle tasche dei cittadini e sulla competitività della Capitale” conclude Santori.