Scuola, Tiso(Accademia IC): “Ancora caro-libri, urge riforma del diritto allo studio”
“Suona la campanella per milioni di studenti italiani e il tema del caro libri torna sotto i riflettori nel 2025, e i dati parlano chiaro: secondo l’indagine di autorevoli organismi, il prezzo dei libri scolastici sarebbe aumentato del 2,8%, superando il tasso di inflazione programmata dell’1,8%. Questo incremento è particolarmente sentito nelle scuole superiori, dove la spesa media per studente potrebbe arrivare fino a 1.250 euro. Secondo l’Antitrust, inoltre, il mercato editoriale scolastico presenterebbe poca concorrenza, ostacoli al mercato dell’usato e sconti limitati. E i ricavi del settore sono cresciuti del 13% negli ultimi 10 anni, nonostante il calo della popolazione scolastica. L’introduzione del digitale non ha portato i benefici sperati. Cosa fare? Incentivare in primis l’acquisto di libri usati: può far risparmiare fino al 50%. Inoltre, E-commerce e ipermercati offrono sconti fino al 15% rispetto alle cartolibrerie. Infine si potrebbe puntare sulle detrazioni fiscali, estendendole anche ai libri scolastici, come già avviene per spese sanitarie e sportive. Alla luce di questo delicato e complesso contesto, l’aumento del prezzo dei libri scolastici, superiore all’inflazione programmata, evidenzia insomma una criticità strutturale nel sistema educativo italiano: il diritto allo studio rischia di essere condizionato da barriere economiche. Se da un lato l’istruzione dovrebbe essere un bene accessibile e universale, dall’altro la realtà mostra un mercato editoriale poco concorrenziale, con costi che gravano in modo crescente sulle famiglie. Questo fenomeno non è solo una questione di numeri, ma di equità sociale. La presenza di libri “facoltativi” che diventano indispensabili, l’assenza di politiche efficaci per il riuso dei testi, e la digitalizzazione parziale e costosa, contribuiscono a un sistema che non sempre mette al centro lo studente. Per affrontare il problema servono interventi coordinati tra istituzioni, scuole, editori e famiglie. Trasparenza, sostenibilità e inclusività devono guidare le scelte future, affinché l’accesso alla cultura non sia un privilegio, ma un diritto garantito”.
Così, in una nota stampa, Carmela Tiso, portavoce nazionale di Accademia Iniziativa Comune e presidente della associazione Bandiera Bianca