“Innanzitutto vorrei sottolineare un aspetto positivo della strategia europea per le start-up e le scale-up: il riconoscimento dell’importanza dei talenti. Avere persone qualificate, motivare i giovani imprenditori e collegare università e imprese è fondamentale per far crescere ecosistemi innovativi e competitivi in Europa.
Detto questo, serve un approccio più coordinato, come suggerisce anche il Rapporto Draghi. Le regioni e i territori non sono solo luoghi geografici: sono il cuore dell’innovazione. Qui nascono le idee, si sviluppano i talenti e crescono le imprese. Coinvolgerli davvero nella progettazione e nell’attuazione delle politiche è essenziale per garantire che le misure adottate rispondano alle reali esigenze locali e valorizzino al massimo le potenzialità dei territori.
Un’altra sfida importante riguarda la burocrazia e la concorrenza internazionale. Le start-up europee devono spesso affrontare procedure lunghe e complesse, mentre i competitor esteri operano più rapidamente e hanno accesso più facile ai capitali. In questo contesto, una finanza più intelligente può fare la differenza: strumenti flessibili, fondi pubblico-privati e incentivi mirati possono aiutare le imprese a superare gli ostacoli burocratici e a crescere, sostenendo allo stesso tempo la loro competitività a livello internazionale.
In conclusione, sosteniamo la strategia europea per il riconoscimento dei talenti, ma chiediamo un rafforzamento dell’approccio coordinato, maggiore coinvolgimento dei territori e delle regioni, semplificazione burocratica e strumenti finanziari più efficaci. Solo così l’Europa potrà diventare il luogo dove innovazione e crescita si incontrano davvero”.
Così il Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome, e Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, intervenuto oggi a Bruxelles presso la Commissione Politica sociale, istruzione, occupazione, ricerca e cultura (SEDEC) del Comitato europeo delle Regioni (CdR), sulla « Strategia dell’UE per le start-up e le scale-up »
UE, AURIGEMMA “SU INNOVAZIONE, COINVOLGERE REGIONI, TERRITORI E SNELLIRE BUROCRAZIA”
“Innanzitutto vorrei sottolineare un aspetto positivo della strategia europea per le start-up e le scale-up: il riconoscimento dell’importanza dei talenti. Avere persone qualificate, motivare i giovani imprenditori e collegare università e imprese è fondamentale per far crescere ecosistemi innovativi e competitivi in Europa.
Detto questo, serve un approccio più coordinato, come suggerisce anche il Rapporto Draghi. Le regioni e i territori non sono solo luoghi geografici: sono il cuore dell’innovazione. Qui nascono le idee, si sviluppano i talenti e crescono le imprese. Coinvolgerli davvero nella progettazione e nell’attuazione delle politiche è essenziale per garantire che le misure adottate rispondano alle reali esigenze locali e valorizzino al massimo le potenzialità dei territori.
Un’altra sfida importante riguarda la burocrazia e la concorrenza internazionale. Le start-up europee devono spesso affrontare procedure lunghe e complesse, mentre i competitor esteri operano più rapidamente e hanno accesso più facile ai capitali. In questo contesto, una finanza più intelligente può fare la differenza: strumenti flessibili, fondi pubblico-privati e incentivi mirati possono aiutare le imprese a superare gli ostacoli burocratici e a crescere, sostenendo allo stesso tempo la loro competitività a livello internazionale.
In conclusione, sosteniamo la strategia europea per il riconoscimento dei talenti, ma chiediamo un rafforzamento dell’approccio coordinato, maggiore coinvolgimento dei territori e delle regioni, semplificazione burocratica e strumenti finanziari più efficaci. Solo così l’Europa potrà diventare il luogo dove innovazione e crescita si incontrano davvero”.
Così il Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome, e Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, intervenuto oggi a Bruxelles presso la Commissione Politica sociale, istruzione, occupazione, ricerca e cultura (SEDEC) del Comitato europeo delle Regioni (CdR), sulla « Strategia dell’UE per le start-up e le scale-up »