IA, l’ Avv. Spinapolice presenta il ‘ Manifesto del Transumanismo Inverso’ a RadioUnitelma Sapienza
“Il Transumanismo Inverso è una teoria che si basa sulla necessità di riportare l’uomo al centro dell’esistenza, cosa che credo in quest’ultimo periodo sia venuta a mancare. Il termine Transumanismo fu coniato dal principio dal filosofo Max More, che credeva nel superuomo tecnologico e nella tecnologia come unica fonte di riscatto per l’essere umano. A mio avviso questo è un pensiero oramai obsoleto, è necessario compiere il processo opposto se vogliamo che la società torni a prosperare. Mentre Moore pensava che la macchina andasse al centro, io credo nella necessità di un nuovo Umanesimo”. Lo ha dichiarato ai microfoni di RadioUnitelma Sapienza il dottor Giovanni Spinapolice, avvocato ed esperto del diritto IA, parlando del suo Manifesto del Transumanismo Inverso. L’avvocato ha quindi proseguito analizzando nei dettagli il programma del suo scritto, affermando che “non credo in un’ IA nemica dell’umanità, piuttosto credo debba servire a sostenere e facilitare l’evoluzione umana. Fino a oggi ci siamo concentrati sul far evolvere le macchine- spiega- dobbiamo ribaltare nuovamente il paradigma: è l’uomo che deve tornare a evolversi, con l’aiuto della tecnologia”. Spinapolice si è poi soffermato su come si articola il Manifesto, spiegando come “Il mio primo obbiettivo è stato identificare le basi della mia opera, non volevo fosse una mera summa. Perciò ho identificato 9 principi dell’etica universale, che rappresentano le basi etiche con cui si dovrebbero costruire le nuove macchine in tutto il mondo. A seguire- continua l’esperto- ho coniato la Costituzione delle Intelligenze, una carta dei diritti delle macchine intelligenti. Mi è venuto quindi spontaneo ragionare su un organo che regolamentasse i rapporti futuri tra le macchine e l’uomo. Da buon giurista mi sono orientato verso un ipotetico tribunale, la Corte di Giustizia Universale delle Intelligenze: queste tra parti costituiscono la base del Manifesto”. Spinapolice ha terminato il suo intervento con una riflessione “Il mio scopo oggi è quello di divulgare il Manifesto e il suo credo, ovvero sia che la tecnologia è si importante, ma deve fare da ponte. Ecco perché parlo di Umanesimo, perché è l’unica cosa in cui l’IA non potrà mai sostituirci. Abbiamo convinto i nostri figli a studiare soltanto materie scientifiche estremamente specifiche, dovremmo invece orientarci su una visione più trasversale che tenga in maggior considerazione le discipline umanistiche a cui le macchine non potranno mai sopperire” ha concluso Giovanni Spinapolice.