Bio al Centro: ConfagriBio e A.I.A.B. insieme per riportare il biologico al centro del dibattito politico laziale.
La due giorni del progetto “Bio al Centro: i prodotti biologici dalla campagna laziale dritti al cuore di Roma”, promosso da ConfagriBio in collaborazione con A.I.A.B. e l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione Agricola nel Lazio – Arsial, incentrato sulla promozione e la valorizzazione del comparto dell’agricoltura biologica nel Lazio, si è conclusa con una iniziativa rivolta ai cittadini, venerdì 14 novembre presso l’azienda biologica Morani di Santa Severa, con la partecipazione di oltre 70 consumatori che hanno partecipato alla visita aziendale, alle degustazioni guidate ed alle attività di mixology realizzate in collaborazione con la storica liquoreria ed erboristeria Sarandrea di Collepardo in Provincia di Frosinone.
L’apertura delle attività si è registrata invece lo scorso 11 novembre, con un appuntamento a Palazzo Della Valle in Roma.Una giornata di approfondimento alla quale hanno preso parte i più significativi rappresentanti degli operatori del settore agricolo biologico e della distribuzione, che ha visto altresì intervenire anche il Sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Luigi D’Eramo, al fine di sviscerare luci ed ombre di un comparto dalle grandi potenzialità, che tuttavia si deve confrontare con alcune criticità relative ai costi ed alla diffusione del prodotto biologico verso i consumatori, in un contesto in cui la sfida dell’innovazione tecnologica e digitale non può essere elusa.
Nell’ambito dell’iniziativa è stata presentata anche una ricerca promossa da ISMEA: “Il mercato del biologico: dinamiche e strumenti”, dalla quale sono emersi alcuni dati significativi.
La Regione Lazio in particolare vede nel 2024 attestarsi la superfice coltivata a biologico al 23,4%, vicina al target del 25% fissato dall’Unione Europea per il 2030. Buone notizie giungonodai giovani, il cui apprezzamento verso i prodotti bio consegna un dato positivo, secondo il quale le famiglie con figli sotto i 6 anni hanno registrato nel 2024 un aumento della spesa Bio del 18,9%.
I numeri del mercato Bio laziale nel 2024 hanno inoltre visto una crescita del valore della spesa del 7,4% (+24 mln di euro), con un +7,6% di volumi di prodotti acquistati rispetto al 2023, mentre il valore dello scontrino Bio ha rilevato ancora ISMEA, si concentra per il 36,1% nell’ortofrutta, per il 23,4% nel latte e derivati e per il 13,1% nei derivati dei cereali. Rispetto al 2023 crescono soprattutto i consumi degli oli e grassi vegetali (+55,4%), di miele (+31,3%), di vino e spumanti (+16,3%) e di latte e derivati (+11,5%).
Tra i punti focali del dibattito l’importante funzione degli agriturismi, in quanto efficaci vettori di promozione e diffusione del prodotto, così come il ruolo delle mense scolastiche bio, da implementare e sostenere con sempre più forza sul territorio.