Roma, 29 aprile 2021 – “Esprimiamo sostegno e piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori che stanno manifestando oggi davanti alla sede della Regione Lazio per denunciare gli effetti dell’entrata in vigore della Legge Regionale 5/2013. La norma, nonostante intenda contrastare il disturbo da gioco d’azzardo, non appare risolutiva sotto il profilo clinico-sanitario e determina un effetto espulsivo sulla sostanziale totalità del territorio attraverso l’applicazione retroattiva del distanziometro anche per le realtà già esistenti, escludendo di fatto il Gioco Pubblico dal Lazio.
Secondo un’analisi dell’impatto sociale del settore del Gioco Pubblico nella Regione Lazio e delle conseguenze dell’entrata in vigore della L.R 5/2013, presentata in occasione del recente seminario organizzato dall’Associazione, per effetto della retroazione della norma, i posti di lavoro a rischio sarebbero almeno 5mila. Ma potrebbero addirittura oscillare tra quota 6.700 e quota 7.100. Secondo alcune perizie urbanistiche, infatti, il 99,3% del territorio urbano sarà non utilizzabile, lasciando che questo sia terreno di conquista e proliferazione di attività illegali e criminali.”
Lo dichiara in una nota Acadi-ConfCommercio, Associazione Concessionari dei Giochi Pubblici.