Agricoltura. Onorati: Insediato tavolo biologico in Regione Lazio

Si è insediato stamattina il Tavolo del biologico, presso l’Assessorato Agricoltura, Foreste, Promozione della filiera e della cultura del cibo, Pari opportunità, istituito lo scorso febbraio, dopo un confronto con il territorio e con apposita determina, e coordinato dalla Direzione regionale per affrontare volta per volta le tematiche di interesse con le associazioni di categoria, le associazioni degli organismi di controllo e dei produttori.

Tra i punti all’ordine del giorno il tema relativo alla contaminazione da fosfiti, oggetto di un apposito insediato presso il Mipaaf e i diversi scenari possibili inerenti l’agricoltura biologica nella nuova programmazione comunitaria.

“Il Lazio ha un ruolo da protagonista nel settore del biologico- spiega in un comunicato l’Assessore ad Agricoltura, Foreste, Promozione della filiera e della cultura del cibo, Pari opportunità della Regione Lazio, Enrica Onorati, commentando l’insediamento del Tavolo del biologico in Assessorato- Siamo al terzo posto in Italia per incidenza della superficie biologica sul totale con un 23,2%, al quinto posto per estensione delle superfici bio e al settimo posto per numero di operatori, parliamo infatti di più di 5.000 aziende pari al 6,35% del totale nazionale (dati Arsial).

Come Regione crediamo moltissimo nel sistema del biologico, non a caso lo scorso novembre – ancora in piena pandemia – abbiamo adottato in Giunta una delibera per finanziare tutte le domande presentate per la misura 11 del PSR Lazio stanziando un importo complessivo di 22.676.996,06 euro per le annualità 2020, 2021, 2022. Convintamente abbiamo voluto immettere liquidità sul territorio regionale investendo sulla agricoltura biologica, procedendo quindi al pagamento di tutte le domande ritenute ammissibili e finanziabili senza graduatoria, vista la grandissima richiesta oltre ogni aspettativa.

E proprio ieri, si è chiuso il nuovo bando annualità 2021, sempre legato alla misura 11, che ha stanziato oltre 3 milioni di euro per le pratiche e i metodi di produzione biologica, che – lo ricordo – sono strategici anche nel contribuire a stimolare processi sostenibili dal punto di vista ambientale, tra gli obiettivi anche della Farm to falk, salvaguardando e tutelando il nostro territorio”.