Lo hanno spiegato, intervenendo sulla fase storica, politica, nazionale e sulla realtà amministrativa del Comune di Marino, Mauro Avello, Marco Onofrio e Maurizio Aversa. Hanno illustrato e motivato come sia stato fortemente voluto da tutta la sezione e dalla nascente lista Essere Marino, Stefano Enderle candidato alla guida della città della Sagra dell’Uva. Due sono state sostanzialmente le ragioni rappresentate, convintamente e senza dubbio con orgoglio. Da un lato la realtà dello scontro sociale in atto – a cominciare dalla barbarie a cui si assiste con atti di squadrismo e perfino con l’uccisione di sindacalisti come Adil Belakhdim – e dall’altro la risposta che manca per una reale alternativa. E’ deprimente e squallido che PD, M5S e Lega siano insieme al Governo a contribuire a sorreggere questo sistema capitalistico italiano capace solo di far aumentare i profitti per pochi straricchi col novanta per cento della popolazione che si arrabatta tra la fame, le disperazioni di piccole aziende artigianali e commerciali alla chiusura. Proprio mentre che questi imbonitori populisti di destra vera, di centro inconsistente e di sinistra fasulla riempiono di bugie un popolo e masse di lavoratori che ancora non riescono a trovare una alternativa. Necessità di una alternativa concreta riscontrabile solo nelle idee e nella proposta di programma socialista e comunista. Da un altro lato c’è la necessità, locale, che molti da parecchi anni, sia cittadini comunisti e di sinistra che cittadini democratici avvertono nella mancanza di rappresentanti a Palazzo Colonna che siano capaci di rappresentare davvero, di essere la sponda, l’approdo per giuste richieste, rivendicazioni, soluzioni di annosi problemi aperti nella città. Queste due ragioni, quella nazionale generale e quella locale – indipendentemente dalle “colpe” da abbebitare alle amministrazioni decennali della destra marinese, dai cinque anni dei cinque stelle al Comune, dalle leve regionali con cui il PD ha condizionato grandi e gravi scelte a cominciare dall’ospedale – non hanno avuto, in tutti questi anni, e nonostante una presenza costante di informazione, denuncia e perfino propositrice come ha dimostrato l’esperienza di BiblioPop a cui i comunisti, non da soli, hanno contribuito in chiave culturale e sociale, la possibilità della voce forte e chiara di eletti comunisti. Questa è la proposta che i comunisti di Marino, che la Lista Essere Marino e la Lista PCI, propongono alla città. Stefano Enderle sindaco di un programma che privilegia la cultura, il lavoro, la salvaguardia e valorizzazione ambientale, la cosa pubblica da tutelare. Infatti, mentre è certo che la presenza del Partito Comunista Italiano continuerà nella sua opera di ricostruzione di un PCI all’altezza della sua storia e dei suoi valori che intatti saranno riproposti; sicuramente non consentire, sottovalutare, essere pigri nel non sostenere, eletti comunisti a Palazzo Colonna, non aiuteranno i cittadini, non aiuteranno i più disagiati, non aiuteranno tutti quegli operatori, e lavoratori senza lavoro o giovani iperprecarizzati. A fronte di buoni candidati proposti e sbandierati con i curriculum da concorso pubblico, e di fronte ad avvocati della politica che, va ricordato, la prima cosa che hanno perseguito dopo essere stata “la novità” presentando regole ferree per i mandati elettorali, la prima cosa che hanno perseguito e ottenuto da tanti reggicoda è stato proprio buttare all’aria quelle regole che l’avrebbero spediti a casa!, a fronte di tutto ciò, PCI ed Essere Marino propongono un collettivo, forte e coeso con alla guida Stefano Enderle: un operaio artigiano capace di semplicità, di ascolto, pronto al dialogo niente affatto disposto ad essere ammansito dal volpone di turno. L’ha già dimostrato, nella presentazione di oggi in sezione rispondendo alle domande sia utili che “provocatorie” a cui è stato sottoposto.