“Mentre assistiamo, moderatamente preoccupati, all’aumento dei contagi da Sars-CoV-2 dovuti a più fattori concomitanti, c’è un’altra epidemia che si sta diffondendo e di cui nessuno si accorge: l’epidemia ambientale da mancato smaltimento di mascherine”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che spiega: “Da tempo si è perso il controllo della situazione nelle nostre città e sorprende che a Roma, mentre tutti sono impegnati nel risolvere l’atavico problema dovuto all’accumulo di rifiuti, nessuno si sia premurato di stabilire la corretta gestione di tale tipo di scarto, molto nocivo per l’ambiente. Purtroppo le troviamo dovunque, in particolare in terra o abbandonate nei posti più impensabili. Sono realizzate per lo più in materiali plastici, a più strati e quindi particolarmente inquinanti e sono considerate rifiuto indifferenziato. Nessuno che si sia premurato di organizzare contenitori specifici – attacca il presidente – andando così a gravare sulla raccolta globale già appesantita da problemi insormontabili e imperdonabili ritardi. L’allarme deriva dagli immensi quantitativi di mascherine utilizzate: si stima che in Europa ogni giorno 2600 tonnellate di dispositivi di protezione finiscano in discarica o dispersi nell’ambiente. In Italia – aggiunge Maritato – risulterebbe utilizzato un miliardo di mascherine al mese, pari a 3000 tonnellate di materiale da smaltire: una immensità. E i nostri tecnici competenti cosa fanno? E sindaco il Gualtieri, l’assessore Alfonsi piuttosto che fare i ‘tour’ della ‘monnezza? Nicchiano, scansano il problema come se non riguardasse tutti. Non possiamo ogni giorno trincerarci dietro ipocriti slogan sulla cosiddetta svolta ‘green’ e ignorare una emergenza di tale portata”, chiosa il presidente.