“Sono passati quarantadue anni dalla feroce uccisione di Piersanti Mattarella, martire di una Italia pulita e simbolo del rinnovamento ispirato ai valori della legalità e della trasparenza. Non possiamo, ancora oggi, non assumere come faro che ci guida, tali valori, concretizzatisi in una lotta al malaffare attraverso una limpida gestione della cosa pubblica”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che sottolinea: “Grande fu la sua lungimiranza, nel porre, a guida della sua azione, la buona politica, il benessere dei suoi concittadini, il futuro delle giovani generazioni, il processo di cambiamento della Sicilia. Per questo, ci stringiamo commossi ai conterranei di Piersanti e alla sua famiglia. Dobbiamo però perseguire nel primario intento di sanare la ferita, non ancora rimarginata, che per il nostro paese è un vulnus troppo pesante da sopportare: arrivare ai colpevoli, ai mandanti di quell’omicidio, che rappresenta un attacco volto a colpire il simbolo più alto delle istituzioni locali. Solo così – precisa il presidente – possiamo sostenere di aver portato a compimento l’opera per mantenere in vita la sua testimonianza, il suo insegnamento quale baluardo al potere criminale. La tensione etica che ha guidato il suo illuminato mandato, a sostegno di un processo di rinnovamento dell’isola, ha bisogno di tutto il supporto dei cittadini che credono negli esempi di specchiata onestà quale Mattarella ha dimostrato di essere”, conclude Maritato.