Dal consigliere regionale del Lazio, Marco Cacciatore, riceviamo e pubblichiamo.
MAGLIANO ROMANO. PERSEVERARE DIABOLICUM EST. PRESENTO ESPOSTO IN PROCURA
Dopo la battaglia dell’Associazione Ecologica Monti Sabatini – No Discarica Magliano Romano, recepita dalle istituzioni e me compreso, il Tar che per la nona volta, nei mesi scorsi ha dato ragione alla difesa di quel territorio, aveva rappresentato una grande soddisfazione. Nonostante gli emendamenti al piano regionale rifiuti che hanno di fatto consentito l’insediamento della discarica di Roma – fuori dal territorio di Roma e nonostante la presenza di siti sensibili nelle vicinanze – firmati anche da chi si sarebbe poi opposto alla discarica evidentemente per mera passerella elettorale, il TAR ha fatto valere non solo quel che è giusto ma quel che è lampante.
Intanto anche gli organi UE sono stati allertati, grazie al lavoro fatto da Eleonora Evi prima e Rosa D’Amato oggi. Già nei mesi scorsi, si è svolta un’Audizione in Commissione Petizioni (PETI) del Parlamento UE, cui ha partecipato anche l’Associazione sopra citata. Dopo questa sede istituzionale, è stata rivolta una lettera a richiesta di chiarimenti da parte della Commissione europea, in direzione dello Stato italiano e cui ancora si attende risposta, nonostante siano già scaduti i termini: passaggi che possono preludere all’apertura di una procedura di infrazione UE.
Per questo, rappresenta una estrema e ulteriore forzatura il fatto che la Regione, di fronte agli atti di valutazione con parere favorevole annullati dal TAR, anziché attendere nuove richieste progettuali ed eventualmente ricominciare la procedura, ne abbia aperto un riesame in chiusura di Legislatura. Di fronte a questo, per fugare ogni dubbio che questo non provenga dai fenomeni di indebito privilegio o casi di mala amministrazione, deposito un esposto alla Procura della Repubblica: dopo che in passato avevo posto all’attenzione di altri livelli istituzionali lo scempio che si stava compiendo a Magliano Romano.