ROCCA CENCIA. NONOSTANTE IL COMMISSARIAMENTO NON SI RIDUCE LA PRESSIONE AMBIENTALE
“Il TMB di Rocca Cencia verrà ridotto per mole di trattamento e rinnovato – “revampizzato” – affidando la gestione a un Commissario giudiziario.
Il Piano Regionale Rifiuti, ancora vigente su Roma Capitale all’epoca del revamping, recependo la normativa di rango superiore fino ai livelli UE, aveva stabilito la necessità di convertire a recupero materia e delocalizzare i TMB.
Oggi, con il progetto di inceneritore, i TMB dovrebbero sparire: fermo restando che l’inceneritore comporterà esigenza di non aumentare la differenziata, forse anche aggravare il disagio sulle strade così come sul sito di insediamento di quell’ennesimo scempio, aumentare la tari dei cittadini perché sprecherà buona parte dell’energia termica – che va usata nell’immediato per riscaldamenti o condizionamento, che a Roma si utilizzano solo pochi mesi l’anno.
Eppure a Rocca Cencia non si recede dalle intenzioni di far rientrare in attività un tipo di impianto desueto e dannoso ormai da anni: dal 2018 il Pacchetto Economia Circolare UE, al pari degli inceneritori, lo mette fuori gioco e invita al superamento di questa tecnologia.
Dallo stesso progetto acquisito agli atti, e autorizzato dalla Regione Lazio, si evince il chiaro rischio di impatto dannoso sulle matrici ambientali. Per questo presento un esposto alla Procura, così da mettere al corrente sia sugli elementi progettuali che destano più preoccupazione in termini di tenuta della sostenibilità, che per risolvere la contraddizione secondo me aperta rispetto alla normativa sia nazionale che UE”.
Cons. Marco Cacciatore
Presidente Commissione X Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti Regione Lazio