VIOLENZA DONNE, MUSSOLINI (FI): GRAVITA’ INAUDITA CHE LO STUPRO NON SIA CONSIDERATO CRIMINE EUROPEO. DEVE DIVENTARE REATO DI STATO
“Se hai bloccato il treno perché dovevi andare a un incontro politico è un conto; se il treno si doveva invece fermare, perché a volte quando c’è un ritardo mostruoso danno a tutti la possibilità di scendere, come è successo a me quando si ruppe un cavo dell’energia elettrica, allora la cosa è diversa”, così l’europarlamentare Alessandra Mussolini a Radio Cusano nel corso della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’ in merito alla vicenda del treno in cui è coinvolto il Ministro Lollobrigida. E sulla violenza di genere ha dichiarato “qui al parlamento europeo, voi non lo sapete ma ve lo dico io ed è una cosa di una gravità inaudita, lo stupro non è contemplato nei crimini europei, non è cioè considerato reato così grave da aver bisogno di un’organizzazione europea per affrontarlo. E allora che messaggio diamo agli italiani, ai francesi, ai tedeschi? Ieri -ha proseguito- abbiamo fatto un flashmob su questo, perché vogliamo che lo stupro venga considerato crimine europeo. L’unione europea dovrebbe essere avanti sui diritti civili. Inoltre -ha incalzato l’On. Mussolini- in Francia c’è un rappresentante di educazione sentimentale. Non male, mi piace questa dicitura. Togliamo la sessualità, alleggeriamo l’attenzione sul sesso e sulla sessualità e parliamo di sentimenti, di amore, di rispetto. Questo può e deve essere insegnato, e la scuola ha un ruolo essenziale e prezioso in questo percorso. La violenza è violenza, senza classificazioni. Infatti a me non piace neanche il termine femminicidio perché quando tu cominci a fare troppe fattispecie di reato, il reato si indebolisce e si frammenta”. Circa il tema del consenso ha dichiarato “nella nostra legge italiana non c’è il concetto di consenso, ma c’è la violenza, la minaccia, l’abuso di potere che costringe la vittima all’atto sessuale, e noi quando facemmo la legge levammo violenza carnale, atto sessuale carnale, proprio per evitare in quel caso alla donna un processo in cui dichiarare se c’è stata o no la penetrazione. Insomma, la donna -ha chiosato la Mussolini- può essere anche nuda, ubriaca, drogata ma tu non la devi toccare. Ho fatto una dura battaglia su questo”. E sul codice rosso che sembra abbia poco funzionato “è molto complicato perché prima di tutto devi trovare il coraggio di metabolizzare e denunciare la violenza ma, per fortuna, i tempi: puoi denunciare quando vuoi e durante la fase processuale la donna deve essere sostenuta anche economicamente, perché ho visto casi di stupratori che hanno team di avvocati pagatissimi e fortissimi mentre la donna niente, quasi il gratuito patrocinio. Anche la donna -ha concluso Mussolini- deve avere un team di avvocati e deve essere sostenuta prima, durante e dopo. Questo deve diventare un reato di stato, non è un fatto privato di cui vergognarsi”.