POLITICA, DANILO TONINELLI: “CONTE È MIGLIORATO”

POLITICA, DANILO TONINELLI (GIÀ MINISTRO DEI TRASPORTI): “CONTE È MIGLIORATO. GIUSTO IL VINCOLO DEI DUE MANDATI, LA POLITICA PEGGIORA LE PERSONE”

“Noto un notevole miglioramento nell’atteggiamento da parte del presidente Giuseppe Conte. Il M5S ha però come spina dorsale, che lo ha sempre differenziato dagli altri, la democrazia diretta con il voto online per scegliere le persone da mandare all’interno delle istituzioni e i temi da inserire e da portare avanti. Questo ci contraddistingueva dai partiti con un padrone che, per comando e per soldi, guida il partito e tutti zitti e allineati. Questa forma di democrazia diretta deve tornare a essere centrale”.

A parlare ai microfoni de “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus è l’ex Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Danilo Toninelli. Ormai in veste di libero cittadino, l’ex ministro ha detto la sua in merito alla situazione attuale del M5S e sugli errori commessi dal movimento durante il suo mandato.

“Il M5S deve proseguire quella rivoluzione culturale iniziata, magari andando anche a braccetto con altri movimenti con lo stesso spirito giovanile. Questo è un paese che di giovane e bello ha ormai perso tutto”, ha continuato Toninelli.

Rispetto all’entusiasmo iniziale nei confronti del M5S c’è stato un freno. “Il M5S ha fatto due errori politici enormi: quando ha appoggiato il governo Draghi e quando ha fatto l’alleanza con il PD. Tutto quello che ha fatto di importante, dal reddito di cittadinanza in giù, lo ha fatto nel Governo Conte 1. Con il PD ha cambiato la prospettiva, e questa è responsabilità soprattutto di Di Maio– ha voluto sottolineare l’ex Ministro – l’obiettivo era quello di mantenere la legislatura in vita, non andare alle elezioni, non permettere a Salvini di monetizzare i voti che aveva preso alle regionali del 2019, senza un contratto di governo. Nel Conte 2, esclusa la gestione del Covid che è stata completamente all’altezza, cosa si è portato a casa? Nulla”.

In merito poi all’alleanza con la Lega, Toninelli ha aggiunto: “Per le riforme di taglio sociale li abbiamo obbligati perché così era scritto. Mi ricordo dei Consigli dei Ministri in cui Di Maio si alzava, andava da Salvini e diceva ‘guarda che i tuoi in commissione non vogliono votare l’emendamento che inserisce il reddito di cittadinanza o che cancella i voucher del lavoro precario’, Salvini si interrompeva, alzava la cornetta, chiamava il capogruppo alla Camera o al Senato e diceva di votarla perché c’è scritto nel contratto di governo”.

E riguardo al suo futuro: “Ho visto persone straordinarie che portavano avanti battaglie incredibili che appena sentivano l’odore della fine del secondo mandato facevano discorsi diversi. La politica ti peggiora, peggiora le persone”, ha dichiarato l’ex Ministro dei Trasporti. “A ricandidarmi non ci penso neanche se mi coprissero d’oro e spero che si mantenga in vita la regola dei due mandati. Continuo a fare le mie dirette su Tik Tok dove ho raggiunto 1milione di like, battendo persino Renzi”.

In chiusura, Toninelli ha parlato delle sue responsabilità sulla battaglia TAV. “Ce l’ho messa tutta. Fino ad andare a parlare con la Ministra dei Trasporti di allora, farle firmare un documento alle 2 del mattino, dopo una riunione infinita a Bruxelles. La Francia aveva congelato il progetto ma l’Italia no. Per bloccare la TAV doveva essere approvata una legge, ma sappiamo che per approvare una legge ci vuole la maggioranza che non avevamo. La Lega attaccava il M5S sulla TAV un giorno sì e l’altro pure”, ha concluso Danilo Toninelli.