TRATTORI, MARIANO FERRO (LEADER FORCONI): “LA PROTESTA È CONTRO IL GOVERNO. PENSANO DI PRENDERCI IN GIRO MA PEGGIORANO SOLO LE COSE. SANREMO? PARLEREI PIUTTOSTO CON LA VON DER LEYEN”
“In Italia, con l’informazione a disposizione del governo, sta passando il messaggio che la protesta sia contro l’Europa, ma non è così. La protesta è contro il governo. Ovviamente non è solo colpa della Meloni che è arrivata l’altro ieri, ma è chiaro che è inutile dire che nel PNRR si è aumentato da 5 a 8 miliardi. È un aumento già fatto a novembre se non ricordo male. Questo tipo di linguaggio, che pensa di prendere in giro gli agricoltori, peggiora solo le cose. Quindi dico al governo: vogliamo affrontare una volta per tutte seriamente questa questione?”. Così ha dichiarato Mariano Ferro, leader dei Forconi, ai microfoni de ‘L’Italia s’è desta’, programma radiofonico di Radio Cusano Campus condotto dal Direttore Gianluca Fabi e da Roberta Feliziani.
“In 10 anni le cose sono talmente peggiorate che oggi ci sono migliaia di giovani che scappano dall’Italia perché purtroppo questo paese non da prospettive”, ha continuato Ferro. “Il capitalismo oggi è passato al banditismo economico e nessuno sta controllando quello che accade nel mercato. Il banditismo economico ha un nemico potente che è la concorrenza, ma dopo anni questa si è organizzata facendo cartello e così il banditismo lo fanno un po’ tutti”, ha spiegato. “Alla fine ci si chiede perché gli agricoltori nel 97, nel 2012, nel 2013, nel 2024 protestano sempre? Perché sono una delle categorie più deboli che viene vessata sempre da tante cose. Chi ha speculato su di noi, intelligentemente ha guadagnato molto di più e mi riferisco a tutti quelli che sono l’anello intermedio fra il produttore e il consumatore”, ha sottolineato Mariano Ferro. “I nostri prodotti, che tutti dicono essere eccellenza e vanto del made in Italy, ci vengono pagati 30-40 centesimi e poi li trovi al supermercato a 4 euro. La massaia non può comprarli perché sono troppo cari e così si rivolge a un prodotto che costa meno. Perché non vogliono esporre sul prodotto finale il prezzo all’origine così da far vedere a tutti questo dislivello?”
Sulla questione salute-pesticidi, Ferro ha proseguito dicendo: “Se creassero un regolamento con i pesticidi meno dannosi saremmo felici, ma c’è un controsenso. Nel momento in cui si è aperto il mercato all’Africa, che produce gli stessi nostri prodotti, sorge una domanda. In Venezuela o in Marocco, dove si produce senza regole, non c’è il problema del fascicolo aziendale, lì la manodopera minorile la usano qui non la useremo mai. Alla fine la massaia compra il prodotto che è stato irrorato con pesticidi che probabilmente in Italia e in Europa sono vietatissimi”, ha evidenziato il leader dei forconi.
Si parla in questi giorni di una possibile azione dimostrativa degli agricoltori durante il Festival di Sanremo.
“C’è bisogno di andare a Sanremo per dire a tutta l’Italia, e forse a tutta l’Europa, che l’agricoltura non può essere abbandonata? Mi piacerebbe invece parlare con la Von der Leyen. Una volta c’erano i sindacati, le associazioni di categoria, ora siamo qui con un governo che pensa a ridurre le intercettazioni, a cancellare l’abuso d’ufficio, a mettere il bavaglio alla stampa. E noi non dovremmo arrabbiarci?”, ha concluso Mariano Ferro.