Europee, Prospettive future: “Programma dei partiti vuoti e insufficienti per rilancio Ue”

Europee, Prospettive future: “Programma dei partiti vuoti e insufficienti per rilancio Ue”

“Come sapete, i prossimi sabato 8 e domenica 9 giugno si voterà per le elezioni europee: una tornata importante che delineerà il futuro politico ed istituzionale del Vecchio Continente. In questo contesto, molti elettori si domandano quali azioni verranno perseguite dalle forze politiche che chiedono il voto, per migliorare l’Unione Europa e quali benefici per i cittadini. L’interrogativo è lecito! Infatti, costatiamo che almeno in Italia il dibattito si è in gran parte concentrato su temi di politica interna che vedono il governo impegnato alacremente nel tentativo di assicurare al Premier in primis, un futuro al potere possibilmente vita natural durante. Tre, quattro, i temi caldi: il declino demografico e la regolazione dei flussi d’immigrazione, la palese incapacità dell’Italia, e anche dell’Europa, di accelerare il ritmo di formazione della ricchezza nazionale, il digitale con il pericolo dell’intelligenza artificiale che incombe in modo vertiginoso, la transizione ecologica e l’impatto ambientale. Dei conflitti bellici, invece, solo un richiamo. In ordine all’Europa, sono pochi partiti che hanno fatto circolare i loro programmi e – a parte qualche rara eccezione – rimangono per lo più vaghi e deludenti. Più in generale, nelle varie proposte programmatiche, le indicazioni sulle azioni da perseguire a Bruxelles restano sul piano non operativo degli obiettivi. Pertanto ci chiediamo: che peso potrebbero avere questi programmi nelle scelte di voto degli elettori? Probabilmente relativamente poco, anche in considerazione dell’assenza di nuove misure cosiddette “bandiera” di grande richiamo, se si fa eccezione per la riproposizione di alcune già provate: e attualmente spazi per reintrodurre queste misure sono realmente inesistenti nel bilancio pubblico, se il Paese non vuole pagare un caro prezzo in termini di sovranità di politica economica. Siamo consapevoli che tutto fa brodo, anche se le scelte si faranno a Bruxelles come sempre per convenienza politica a anche personale dei pretendenti”.

Così, in una nota, il fondatore del sodalizio “Iniziativa 9 maggio”, Rocco Tiso, e il portavoce nazionale del comitato “Prospettive Future”, Attilio Arbia.