CONSAP – manifestazione sotto al Ministero dell’Economia e delle Finanze
Nuova agitazione dei dipendenti in CONSAP. Dopo il partecipatissimo sciopero del 10 maggio, oggi una nuova manifestazione delle lavoratrici e dei lavoratori della partecipata pubblica per rivendicare una gestione più partecipativa e meno autoritaria da parte del management e, in particolare, da parte dell’Amministratore delegato, titolare della delega al personale.
“Lo sciopero di oggi è l’estrema risposta dei Lavoratori di Consap ad un particolare, incomprensibile e miope accanimento nei confronti dei dipendenti, logica che sta di fatto inficiando quella piena operatività che ha sempre contraddistinto negli anni l’operato di Consap S.p.A.” hanno dichiarato in un documento unitario le rappresentanze sindacali aziendali del settore Assicurativo di First Cisl, Fisac Cgil, Fna, Snfia e Uilca.
L’elenco delle criticità riportato nel documento di proclamazione dello sciopero è lunghissimo e va dal clima di tensione causato anche dai continui trasferimenti interni ritorsivi, all’azzeramento delle relazioni sindacali, dal blocco quasi totale delle carriere professionali, alle continue ristrutturazioni, dalle palesi violazioni di alcune norme contrattuali e alle continue modifiche delle policy aziendali.
In particolare, dichiarano le rappresentanze sindacali aziendali, “il mancato riconoscimento delle professionalità, gli insensati e continui trasferimenti e allocazioni delle risorse, l’assenza di sistematici programmi di sviluppo uniti al degrado delle relazioni umane, personali e sindacali vengono nei fatti evidenziati dalle numerose dimissioni dei colleghi.”
A margine manifestazione, Elena Toraldo, componente della Segreteria territoriale di Roma e Rieti della First Cisl con delega al settore assicurativo, dichiara che “è straordinario che delle lavoratrici e dei lavoratori di un’azienda partecipata del Ministero dell’Economia e delle Finanze – azienda che si occupa di materie di elevatissimo interesse pubblico quali la gestione del Fondo vittime della strada, il Fondo prima casa o il Fondo vittime della mafia e degli orfani dei crimini domestici – siano costretti a scioperare reiteratamente e a manifestare in piazza per vedere riconosciuta la propria dignità di lavoratrici e di lavoratori.”