UNIVERSITÀ, UNITELMASAPIENZA: PRESENTAZIONE DEL COMMENTARIO AL CODICE ANTIMAFIA

UNIVERSITÀ, UNITELMASAPIENZA: PRESENTAZIONE DEL COMMENTARIO AL CODICE ANTIMAFIA E ALLE ALTRE PROCEDURE DI PREVENZIONE

Si è svolta ieri, presso UnitelmaSapienza, la presentazione della II edizione del Breviaria Iuris – Commentario al Codice antimafia e alle altre procedure di prevenzione, diretta da Giorgio Spangher e Antonella Marandola. L’evento ha rappresentato un momento di riflessione e approfondimento su temi cruciali del quadro normativo dell’antimafia e delle procedure di prevenzione.
“Avere l’opportunità di organizzare eventi come questo ci permette di raggiungere tutti. Questo dimostra che per una telematica, oltre alla qualità della didattica, è estremamente importante l’interazione nelle attività. Cerchiamo di arrivare a tutti e di essere alla portata di tutti: questa è la funzione che deve avere l’Università”, ha dichiarato il Rettore di UnitelmaSapienza Bruno Botta nel suo discorso di apertura, accogliendo gli illustri relatori e i partecipanti.
L’incontro, moderato da Roberto Sciarrone, responsabile dell’Ufficio stampa, comunicazione ed eventi di UnitelmaSapienza, ha visto la partecipazione di importanti figure del settore: Giorgio Spangher e Mario Antinucci, Direttori del Master di II livello UnitelmaSapienza “La gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata”; Bruno Corda, Direttore dell’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata; Francesco Menditto, Procuratore capo della Repubblica di Tivoli, e Giovanni Ariolli, Magistrato della Corte di Cassazione.
Il professore Mario Antinucci durante l’incontro ha sottolineato: “L’umiltà, la competenza e il coraggio di essere in prima linea sono le caratteristiche primarie che deve avere l’Università come istituzione. Il Master di II livello per La gestione dei beni confiscati vuole dare una nuova visione sui ragionamenti riguardanti i protagonisti della giurisdizione e gli operatori della società civile in genere. È importante che un evento di questa natura sia esteso alla società civile in una forma mediata, perché la confisca di prevenzione e il giudizio personale e patrimoniale sono temi che possono riguardare qualunque cittadino europeo e tutti i Paesi membri”.
Bruno Corda ha aggiunto: “Per noi è importante una dimostrazione tangibile della vittoria dello Stato sul soggetto criminale. La confisca dei beni, se la traduciamo in vendita del bene, seppur dal punto di vista materiale porta dei benefici sul piano sociale non rende tangibile la corrispondenza tra la confisca, l’identificazione del soggetto criminale e poi l’utilizzo del determinato bene. Questo è il salto che dovrebbe fare la normativa europea”.
Il magistrato Giovanni Ariolli ha evidenziato: “Le misure di prevenzione hanno la finalità di prevenire la commissione di reati, ma nel tempo hanno spostato il loro focus alla lotta alla criminalità organizzata e quindi all’esigenza di colpire l’illecita accumulazione di ricchezza da parte delle organizzazioni criminali”.
Durante l’evento Francesco Menditto ha sottolineato l’importanza della dottrina: “La dottrina è sempre fondamentale soprattutto in una materia molto giovane come questa. La presenza della dottrina associata a quella attenta di una Magistratura e di una Cassazione ci impongono sempre di alimentarci con la cultura della prevenzione e di tenere la guardia molto alta rispetto alle innovazioni normative in materia di prevenzione. In questo, il grande successo dell’Italia consiste nell’aver raggiunto la consapevolezza che la criminalità si contrasta con le misure patrimoniali”.
A concludere gli interventi è stato il professore emerito Giorgio Spangher, che ha posto l’attenzione sulle problematicità legate al concetto della confisca dei beni: “Leggendo le sentenze della Corte europea si desume che la confisca delle cose non sia ancora percepita come un fatto penalistico ma civilistico. Nel momento in cui la Corte riuscirà a capire che quella res è un bene, e quindi che ci sono profili sanzionatori riconducibili alla penalità, una sentenza come quella Cavallotti potrà essere considerata significativa ed esemplare nel cambio di prospettiva”.
L’evento ha confermato l’impegno di UnitelmaSapienza nel promuovere la conoscenza e il dibattito su temi fondamentali per la società, confermandosi come un laboratorio scientifico capace di affrontare le sfide del presente e del futuro.