Sanità: “Raggiunto il più alto livello di finanziamento assoluto sulla sanità

Sanità: Sen. I. Zullo (FDI) “Raggiunto il più alto livello di finanziamento assoluto sulla sanità, ma occorre riorganizzare il sistema”

“Ci fa piacere che il Ministro Schillaci abbia richiesto ulteriori risorse da destinare alla sanità per altri quattro miliardi di euro, tenuto conto che con questo Governo abbiamo raggiunto il più alto livello di spesa sanitaria in termini assoluti”. Queste le prime parole pronunciate dal Sen. Ignazio Zullo(FDI) nel corso della trasmissione ‘L’imprenditore e gli altri’ in onda su Cusano Italia Tv in merito al tema sanità. “Occorre però-continua- ragionare sulla messa a punto di un percorso di riorganizzazione del sistema sanitario. Non è sufficiente aumentare le risorse, senza scopo si rischia che vadano sprecate”. E suggerisce “bisogna puntare su temi come la prevenzione e sul potenziamento della medicina territoriale, valorizzando la medicina generale. Non si deve trascurare inoltre l’innovazione, e i fondi del PNRR possono aiutare molto in tal senso; ci permettono, per esempio, di investire in monitoraggio e ricerca, dove fa da padrone l’implemento dell’I.A in ambito medico. Ultimo, ma non meno importante, ciò che riguarda la formazione delle risorse umane”. Sul tema aggiunge “abbiamo un enorme problema per quanto concerne le specializzazioni. Alcune, come quella di medicina d’urgenza o territoriale del 118, sono deserte perché molto meno appetibili di altre per gli studenti. Il Governo sta rispondendo tentando di incentivare questi ambiti in termini sia motivazionali che economici, defiscalizzando una parte dello stipendio di queste figure”.
Interrogato infine sul tema di una possibile introduzione dell’Autonomia Differenziata in ambito sanitario il Senatore commenta “devo dire che da uomo del Sud ho votato convintamente questa riforma, ma dobbiamo dirci che in ambito medico non sarà impattante. In ambito sanitario è già praticamente in atto a causa della riforma del titolo V della Costituzione. Parlo del cosiddetto processo di regionalizzazione introdotto proprio da questa riforma. Da tempo il Governo stabilisce dei servizi essenziali che ogni Regione deve provvedere a fornire ai propri cittadini.
Il vero problema-sostiene infine-è quello dei piani di rientro, un istituto cioè che impedisce nuove assunzioni o acquisto di beni e servizi ulteriori a Regioni che non hanno rispettato il bilancio concordato con lo Stato o l’erogazione dei servizi sopracitati. Praticamente per una mala organizzazione dei governanti regionali pagano i cittadini. Tutto ciò è inaccettabile, l’autonomia differenziata deve tendere a responsabilizzare gli amministratori proprio in questo senso” conclude il Senatore Zullo.