Genchi (Avvocato):“Paragon, al di là di ogni accordo, sapeva come veniva usato software

Spionaggio, G. Genchi (Avvocato):“Paragon, al di là di ogni accordo, sapeva come veniva usato software e ha deciso di rescindere contratto. Intercettazione a Cancellato è fatto politico, non è ammissibile in stato democratico”

“Con tutta sincerità posso affermare che sebbene lo spionaggio di giornalisti e attivisti senza alcun motivo di sicurezza sia gravissimo, a mio parere è molto più grave che l’azienda che ha fornito il software di spionaggio si sia accorta della violazione. Quello che mi chiedo è perché Paragon abbia interrotto il contratto con l’Italia, evidentemente sapeva che chi ha usato il software lo stava usando per fare qualcosa che non poteva fare, e questo non deve accadere”. Lo ha dichiarato ai microfoni di Radio Cusano l’avvocato Gioacchino Genchi intervenuto nel corso della trasmissione ‘5 Notizie’ in merito alla vicenda di spionaggio che ha coinvolto vari giornalisti e attivisti, spiati tramite un software di proprietà della società israeliana Paragon Solution. E ha proseguito “in mancanza di un motivo di risoluzione l’azienda non può rescindere un contratto di tale portata in questo modo. Evidentemente-spiega- sapeva per cosa si stava usando il programma, e da accordi questo non è ammissibile. Le aziende che offrono strumenti di intercettazione non possono entrare nel merito se quell’intercettazione si potesse fare o meno. E’ più sporco quello che ha fatto Paragon rispetto a quello che hanno potuto fare i servizi segreti”. In merito all’aspetto politico della vicenda commenta “purtroppo la tecnologia odierna è molto facile da hackerare, faccio l’esempio di whatsapp che è fatto per essere installato su più dispositivi, non è difficile carpire i suoi dati. Si è sempre usata la tecnologia per spiare soggetti pericolosi, il problema è che poi vengono intercettati giornalisti come il direttore di Fanpage, Francesco Cancellato. Quello è un fatto che va censurato dal punto di vista politico-precisa- perché è un fatto eversivo che non è accettabile in uno Stato democratico. Quando ero nella Polizia queste porcherie non si sono mai fatte”. Genchi termina il suo intervento analizzando i casi per cui un cittadino può essere intercettato “un’intercettazione deve essere autorizzata dall’autorità giudiziaria con decreto del GIP o, in caso di urgenza, dal PM ma dev’essere subito ratificato dal giudice. Altrimenti ci sono le intercettazioni per motivi di sicurezza pubblica che non necessitano di autorizzazione ma non possono essere usate in sede penale, hanno scopo meramente preventivo. Nel caso di Cancellato- sottolinea- non credo proprio fossero presenti queste prerogative quindi non c’era motivo per intercettarlo: dovremmo chiedere a Mantovano; qui sono stati commessi dei reati” ha concluso l’avvocato Genchi.