MO, E. Borghi (IV) : “Non è inventato che 700mila migranti stanno per sbarcare in Italia. Il governo deve assumersi responsabilità Almasri, tesi proposte non reggono”.
“Se è vero che 700mila migranti stanno per sbarcare in Italia? Quello che posso dire è che la relazione sull’Africa è stata depositata ed è consultabile da tutti. Per la sua costituzione abbiamo svolto più di 50 audizioni ascoltando agenzie, tutti gli ambasciatori in Africa e le società partecipate dello Stato. Naturalmente anche tutti i ministri competenti sono stati coinvolti, la relazione è frutto della collaborazione di importanti soggetti istituzionali: non c’è assolutamente nulla di inventato né tantomeno di esagerato”. Lo ha dichiarato ai microfoni di Radio Cusano l’On. di Italia Viva Enrico Borghi, membro del Copasir, intervenuto durante la trasmissione ‘5 Notizie’ in merito alla situazione attuale in Medio Oriente e al caso Almasri, sulla cui gestione ha dichiarato “il problema è che non riusciamo mai a trovare una situazione strutturale a un tema delicato come la coordinazione geopolitica. Questa relazione ha avuto anche il compito di cercare di ricostruire il caso Almasri-spiega Borghi- partendo da due costatazioni. La prima è che il futuro dell’Africa è connesso a quello europeo, e la seconda è che per alcune dinamiche politiche si è creata in quella zona del Medio Oriente una fascia di destabilizzazione che sfrutta queste criticità. Cina e Russia svolgono un’azione globale in proposito, seguite a ruota dalla Turchia che ha un rilievo minore. Da questo punto di vista il tema dell’utilizzo di migranti come arma è una conseguenza endemica della presenza del terrorismo e della povertà del territorio: sono aspetti che non si possono ignorare”. Borghi termina l’intervento analizzando il comportamento del governo in ambito geopolitico “è necessario che il governo si assuma le responsabilità della vicenda Almasri, la tesi del cavillo burocratico non regge. Se il governo fornisse motivazioni geopolitiche rispetto al suo rilascio le cose cambierebbero, ma Piantedosi ha detto che non ci sono correlazioni tra la pressione migratoria e la liberazione del prigioniero. C’è da dire che c’è poca coerenza-conclude Borghi- la maggioranza continua a proporre questa tesi che invece il governo rinnega. L’unica possibilità di sciogliere questo nodo sarebbe l’intervento del presidente Meloni, fino a che non si esprime lei non possiamo essere certi di nulla” lo ha dichiarato Enrico Borghi.