DROGHEI- MICHETELLI (PD) “NELLE CARCERI ROMANE SI CONTINUA A MORIRE. INTERESSA?” “Il 29esimo suicidio nelle carceri italiane dall’inizio dell’anno è avvenuto nell’istituto romano di Rebibbia. Si tratta di un uomo di 56 anni, con disturbi mentali ritenuti non troppo gravi da essere considerato incapace o da venire collocato in REMS, ma, evidentemente, in condizioni non così tranquillizzanti da poter essere lasciato solo. A livello nazionale si conferma al momento la stessa media di suicidi all’interno degli istituti di pena dello scorso anno, conclusosi con 90 detenuti che si sono tolti la vita. Il dato che sconcerta maggiormente è che dal 2024 ad oggi i suicidi nel Lazio sono stati dieci – contando anche il gesto estremo di Ousmane Sylla, nel CPR di Ponte Galeria – di cui sette solo a Roma”, così la Consigliera regionale Emanuela Droghei e la Consigliera capitolina Cristina Michetelli, entrambe esponenti del Partito Democratico ed impegnate sul tema delle carceri e dell’esecuzione della pena. “Solo due giorni fa Papa Francesco si è recato a Regina Coeli tenendo alta l’attenzione del Paese, in prossimità della Pasqua, sulle condizioni inumane all’interno dei nostri istituti. Sovraffollamento dei reclusi e sottorganico degli Agenti di custodia sono numeri inconciliabili, rispetto ai quali dal Ministero della Giustizia e dalla maggioranza parlamentare non è arrivata, finora, una sola proposta di soluzione. Anche a livello regionale le Asl sono senza personale e in carenza di farmaci. La situazione è ormai fuori controllo. In una Roma immersa nel Giubileo della Speranza, dove risuonano alte le invocazioni del Pontefice, chiediamo a tutti gli amministratori di intervenire contro il silenzio assordante e l’immobilismo colpevole delle destre!” Così concludono le consigliere democratiche Emanuela Droghei e Cristina Michetelli.