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Il PCI Lazio alla Regione: “Perché negare incontro sulla Valle del Sacco?”
La Segreteria Regionale, unitamente alla Commissione Ambiente del PCI regionale, segue da molto tempo le vicende che, del resto, non sono confinate alle sole province di Roma e Frosinone o della Regione ma sono definite da governanti e amministratori oltre che scienziati ambientali, di rilievo nazionale: quelle che riguardano il disastro della Valle del Sacco.
A questo proposito sia con le dichiarazioni del segretario regionale, Oreste della Posta, che del responsabile Ambiente, Fausto Nuglio, il PCI si è fatto portatore di denunce politico-amministrative volte a conoscere e spronare circa i provvedimenti e la trasparenza nella informazione alle popolazioni, di cui per la parte del nostro ruolo in questo, cerchiamo di rappresentare.
“Proprio per questo, oltre che sulla stampa e sui media, abbiamo svolto una iniziativa per avere di prima mano le informazioni che sollecitiamo. Ora, mentre da un lato, come giustamente ha sottolineato Legambiente, sono stati presi i primi provvedimenti (quelli afferenti il sito discarica di Frosinone in via Lame) – rendono noto Della Posta e Nuglio – di cui ci compiacciamo e che monitoreremo; da altro lato non comprendiamo una sorta di miope ostracismo a non fissare un semplice incontro coi comunisti.
Perché? E’ incomprensibile e, sicuramente, noi non siamo qui a pietire per un nostro ruolo a prescindere, ma, come detto, solo per rappresentare quesiti, punti di vista, ricevendo risposte a domande inerenti questa drammatica vicenda della Valle del Sacco. Cosa mai – concludono i dirigenti comunisti – può preoccupare la Giunta Zingaretti, di così pericoloso e compromettente nel rispondere a quesiti che il PCI vuol rivolgere rappresentando una buona parte di cittadini?”.
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