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Vaccini Covid e case famiglia protette, Porrello incontra i Garanti dei detenuti
“Esprimo soddisfazione, per aver sentito i Garanti regionali e delle province autonome. Grazie alla loro esperienza, ho appreso molte informazioni utili alla stesura di due risoluzioni che saranno esaminate dalla prossima assemblea della Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative regionali e delle province autonome, che si svolgerà nella sede del Consiglio regionale del Lazio il prossimo 25 gennaio.
Ringrazio i Garanti e il Portavoce Anastasìa, per il proficuo incontro”. Così il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio Devid Porrello, al termine dell’incontro con i Garanti regionali e delle province autonome delle persone private della libertà, riuniti in modalità telematica, per discutere delle iniziative, per l’attivazione di case famiglia protette, destinate a ospitare le donne in esecuzione di provvedimenti penali con figli in età prescolare.
Per tali strutture la legge di bilancio dello Stato prevede uno stanziamento di 1,5 milioni di euro, per ciascuna annualità 2021-2023. Porrello, che ha incontrato i Garanti in qualità di coordinatore degli organi di garanzia regionali all’interno della Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome, ha altresì rilanciato il tema caldo del momento: l’inserimento della popolazione carceraria tra le categorie prioritarie nel piano delle vaccinazioni anti-Covid-19.
A condurre i lavori, il Portavoce della Conferenza dei Garanti territoriali e Garante regionale dei detenuti del Lazio e dell’Umbria, Stefano Anastasìa, il quale ha parlato anche di un’altra previsione di bilancio, quella relativa a uno stanziamento di sei milioni di euro nel triennio, per “garantire e implementare la presenza negli istituti penitenziari di professionalità psicologiche esperte per il trattamento intensificato cognitivo-comportamentale nei confronti degli autori di reati contro le donne e per la prevenzione della recidiva”.
“Questo incontro – ha spiegato Anastasìa – si è reso necessario, perché la legge di bilancio prevede che il ministero della Giustizia debba decidere entro febbraio la ripartizione dei fondi tra le regioni e le province autonome. Così la conferenza dei presidenti delle assemblee legislative regionali e delle province autonome ci ha chiesto la condivisione di alcuni criteri riguardo l’assegnazione di queste risorse.
Sia sul tema delle priorità vaccinali sia sulle case famiglia protette sia sulle risorse destinate al trattamento dei sex offender le regioni possono avere un ruolo attivo. Per noi è molto importante – ha concluso Anastasìa – che i presidenti delle assemblee legislative se ne facciano carico e stimolino le amministrazioni regionali ad agire di conseguenza.”
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