Consiglio, Primo Piano, Roma Capitale
In Regione tutti uniti per Roma Regione. Ma quando dalle parole ai fatti?
Nel consiglio regionale di ieri, molto ricco di contenuti, si era svolto un dibattito sulla mozione n. 436, con oggetto “status di Roma capitale della Repubblica italiana” avente come primo firmatario Fabrizio Ghera, capogruppo di Fratelli d’Italia.
Mozione con una “funzione propositiva e assolutamente non di parte”, come l’aveva definita Ghera, ricordando come la capitale abbia una macchina amministrativa di ben 23 mila dipendenti, più quelli delle partecipate, come Roma ospiti il Vaticano e la Fao, le ambasciate degli stati esteri e una popolazione e una estensione territoriale che non hanno eguali in Italia, per non parlare dei monumenti e tesori artistici e archeologici.
A fronte di tutto ciò Roma ha perso, secondo Ghera, la sua vocazione come centro di attrazione naturale degli interessi, anche economici e imprenditoriali.
“Unità necessaria” quella da perseguire con questo atto, a parere di Eugenio Patanè (Pd), per tentare di conferire un ruolo degno a Roma capitale, e in tal senso il consigliere del Pd aveva chiesto quindi di sospendere la discussione per arrivare a un testo condiviso. Dello stesso avviso Valentina Corrado, del Movimento 5 stelle.
Antonello Aurigemma di Fratelli d’Italia ha apprezzato il fatto che gli altri gruppi politici abbiano colto il senso dell’iniziativa, che è quello di fare un percorso unitario su questo tema per completare un iter, già previsto dalla legge 42 del 2009 e mai attuato fino in fondo.
Ancora per Fd’I, Giancarlo Righini ha insistito sul paradosso per cui una città di respiro mondiale come Roma debba essere governata con gli stessi strumenti predisposti per comuni di pochi abitanti. Enrico Cavallari del gruppo misto aveva parlato della necessità di equiparare Roma a una regione, con una legge costituzionale: ma servono anche misure di devoluzione di poteri a Roma in medio tempore.
Per Marta Leonori del Pd il dibattito avviato oggi può essere “utile”, specie se condotto in modo unitario. Anche per Giuseppe Simeone di Forza Italia sospendere i lavori del Consiglio per trovare un punto di accordo era necessario. Gianluca Quadrana della lista Zingaretti si è detto un fautore del ruolo autonomo di Roma rispetto a qualunque altra istituzione: “Roma regione nella regione” è l’unica via da percorrere.
Il solo Davide Barillari del Misto ha messo in guardia contro i possibili scopi elettoralistici del fatto di mettere al centro del dibattito Roma e il suo status in questo momento, in cui manca poco al voto nella capitale. Sulla base di questi interventi, Ghera aveva chiesto di posporre la mozione agli altri atti all’ordine del giorno di oggi e il presidente Buschini aveva fatto sua questa proposta, non incontrando opposizioni da parte dell’Aula.
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