L'intervista, Roma Capitale
L’INTERVISTA – Andrea Bernaudo (Liberisti Italiani): “Roma sta crollando”
Il crollo di Roma. I numeri di un fallimento sono quelli che hanno tenuto banco durante ‘L’ora d’aria’, spazio Fb di Liberisti italiani incentrato oggi sulla crisi della Capitale.
Andrea Bernaudo, candidato sindaco del movimento, è stato accompagnato nella disamina da Francesco Forti, già animatore di Fare per Fermare il declino, che ha sintetizzato la caduta in 2 grafici.
E con queste parole: “In termini di Pil pro capite a parità di potere d’acquisto, Roma ha perso ben 142 posizioni (da 86a a 228a) mentre altre città europee e capitali hanno visto una crescita. Anche Atene, con tutto quello che sappiamo essere successo, è passata dalla posizione 210 a 189, sorpassando quindi Roma.
Come anche Praga, da 167 a 52 (fonte: Eurostat). Sicuramente molto è dovuto alla situazione contingente, ma la crisi c’è stata per tutti e tuttavia altre città, anche italiane hanno retto (Milano, Bolzano, Bologna, Modena, Aosta) e mostrano dati superiori a quelli della capitale italiana, mentre altre sono calate ma comunque assai meno di Roma.
Tutta colpa della politica? Quando un territorio viene a lungo male amministrato- ha detto ancora Forti- con pessimi servizi e imposte elevate, non mi meraviglio che il declino si manifesti. Non è un destino cinico e baro, non è la maledizione di Montezuma.
A furia di insistere, ci sono riusciti. In questo senso la Città eterna è un po’ il simbolo di quello che avviene in Italia da venti o trenta anni”.
Alla diretta ha partecipato anche il professor Francesco Vatalaro dell’Università di Tor Vergata, dirigente nazionale di Liberisti italiani, che ha messo l’accento sul dissesto finanziario e il debito monstre di Roma.
E si è dichiarato “assolutamente d’accordo sulle liberalizzazioni, come soluzione e su un ruolo della politica come ente regolatore e controllore, fuori dalla gestione operativa dei servizi”.
Conclusioni e soluzioni affidate quindi al candidato sindaco della Capitale per Liberisti italiani, Andrea Bernaudo: “Roma Capitale- ha detto- si occupa di pesce, assicurazioni, farmacie, ortaggi, frutta, moda e di una molteplicità di altre cose che si traducono in meri centri di costo debordando in ambiti che nulla centrano con l’attività amministrativa.
E poi i servizi essenziali non vengono garantiti e/o gestiti in monopolio pubblico con società decotte, continuamente rifinanziate che hanno fallito non solo dal punto di vista economico, ma anche la propria mission. Il declino di Roma Capitale è il declino della cultura del ‘+Stato’, dell’abulimia statalista che ha pervaso tutte le amministrazioni che si sono succedute e che oggi è cultura dominante anche al Governo nazionale.
Noi faremo indietreggiare la politica da molti ambiti e concentreremo l’azione amministrativa per garantire i servizi essenziali e necessari. Faremo uscire la politica dalla gestione dei servizi, mettendo a gara trasporti e rifiuti”.
“Abbiamo un programma rivoluzionario. Siamo gli unici che si stanno occupando di Roma, mentre i partiti stanno utilizzando la Capitale nel loro risiko di potere senza una visione e senza alcun programma di cambiamento”, ha concluso Bernaudo.
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