Il progetto di organizzare l’Expo Roma 2030 a Tor Vergata è un’occasione eccellente per riqualificare e valorizzare l’intero territorio. Ricordo benissimo quando, da consigliere dell’allora circoscrizione VIII, organizzammo la Giornata Mondiale della Gioventù nel 2000 di San Giovanni Paolo II, in cui Tor Vergata seppe accogliere ben due milioni e mezzo tra visitatori e staff. All’epoca non c’erano le infrastrutture che abbiamo oggi.
Se siamo riusciti nel 2000 ad accogliere due milioni e mezzo di persone, in occasione di un evento di portata mondiale come la GMG, cosa ci impedirebbe di fare altrettanto bene per l’organizzazione dell’Expo 2030? Siamo già pronti e fattivamente collaborativi con l’amministrazione comunale, condividendo progetti di riqualificazione dei territori circostanti, a partire dal collegamento tra le linee Metro A e C e dal potenziamento della viabilità fino alla riconversione del progetto fallimentare della Vela di Calatrava.
Le capacità del nostro territorio le abbiamo già dimostrate con esperienza e dedizione. Forse lo sapeva bene il Sindaco Gualtieri, quando ha proposto il nome di Tor Vergata per l’Expo 2030. Sono onorato della sua fiducia, anche se forse auspicherei un più indicato confronto istituzionale. È vero che non c’è obbligo, da parte del Sindaco, di condividere i processi istruttori, ma permettere di dare il suo contributo nelle scelte al rappresentante locale dell’intera comunità municipale popolosa come la dodicesima città italiana sarebbe cosa sempre gradita. Colgo l’occasione per annunciare che sto preparando anche una proposta articolata che candida concretamente il nostro territorio ad accogliere nelle adiacenze della Vela e delle aree di Tor Vergata il futuro nuovo stadio della Capitale.
Lo dichiara in una nota il Presidente del Municipio VI delle Torri, Nicola Franco