Puntata avvincente quella del programma di tendenza “Crimini e criminologia”, andato in onda nella domenica di Pasqua 17 aprile. Condotto da Fabio Camillacci su Cusano Tv, canale 264, il talk non manca mai di sollecitare l’interesse degli spettatori con inchieste e analisi approfondite sui cosiddetti “cold case”, delitti di tanti anni fa su cui non è mai stata fatta piena luce. Uno di questi, assurto alle cronache per il peso del personaggio coinvolto, è stato al centro della puntata pasquale del programma che non si è fermato neanche durante le festività. L’attenzione si è concentrata su uno dei più inquietanti delitti del nostro passato: il massacro all’Idroscalo di Ostia di Pier Paolo Pasolini il 2 novembre 1975, il grande intellettuale di cui quest’anno si celebrano i 100 anni dalla nascita. “Sono numerosissime e importanti le iniziative organizzate per commemorare il poeta e regista – dichiara Michel Maritato, giornalista e criminologo, protagonista della puntata in questione – vorremmo che lo stesso vigore e uguale intensità fossero riservati alla riapertura del caso e alla ripresa delle indagini sull’omicidio che, vogliamo ribadire, per noi non è un delitto legato a una torbida vicenda, come ormai sembra acquisito. Al contrario – insite Maritato – sono sempre più evidenti gli aspetti più oscuri sul ruolo di Pino Pelosi, come evidente è l’interesse di chi avrebbe voluto far tacere la voce scomoda dell’intellettuale poeta” Non ha dubbi sul tema il giornalista, che vede il delitto Pasolini come “un omicidio circondato da mille interrogativi, alla stregua dei morti eccellenti di quel tempo. Su tutti una sola mano: quella della politica. Occorre riaprire le indagini con nuove analisi sul Dna della malavita dell’epoca. Le idee di Pasolini avrebbero distrutto il sistema politico del tempo”, conclude Maritato.