I Guns N’Roses sono stati una delle band più seguite e anche innovative nella storia recente del rock, vuoi per il carisma del frontman, Axl Rose, vuoi per l’abilità tecnica del chitarrista Slash. Ma è tutta la band ad aver catturato l’attenzione del misterioso scrittore neozelandese Ken Paisli, autore di “Axl – La biografia del leader dei Guns N’Roses”, la biografia non autorizzata, aggiornata al 2021, dedicata proprio all’iconico cantante americano. L’opera, pubblicata da Il Castello, marchio Chinaski Edizioni, è disponibile nelle librerie italiane e nei digital store. Paisli, a 60 anni, ripercorre carriera, abusi e amori del gruppo, che ha venduto milioni di dischi ma ha fatto parlare di se’ anche per motivi extra-musicali. Nelle oltre trecento pagine del volume un compendio completo della vita del frontman e della band, attraverso le voci dei protagonisti. Una ricostruzione minuziosa che ha passato al setaccio dieci libri e oltre 500 tra interviste e dichiarazioni dal 1986 al 2021. Aneddoti più o meno noti come quella volta che “Axl insultò la nonna di Slash”, retroscena a volte drammatici e a volte divertenti, come quando “Steven Tyler degli Aerosmith ha salvato Axl dalla prigione, dopo che aveva insultato Bon Jovi”. Retroscena sui turbolenti rapporti coi membri storici della primissima formazione Slash, Duff McKagan, Izzy Stradlin e Steven Adler (“Nel periodo in cui non parlavamo, Slash venne di notte a casa mia ubriaco per lasciarmi un bigliettino”). Gli infiniti cambi di line up che riguardarono Gilby Clarke, Matt Sorum, Buckethead e un’altra decina di musicisti che hanno fatto capolino alla corte di Re Axl da Use Your Illusion in poi. Le fidanzate Erin Everly e Stephanie Seymour, i manager Alan Niven, Merck Mercuradis e Doug Goldstein, discografici e produttori, i colleghi musicisti (“I Rolling Stones smisero di suonare per fargli una ramanzina”). Ognuno ha aggiunto un tassello per disegnare questa storia fatta di rock, business ed eccessi (Il primo tour dei Guns fu merito di un camionista strafatto di anfetamine). Dalla furiosa lite con Kurt Cobain che per poco non degenerò in una mega rissa, agli scherzi di James Hetfield che lo bullizzava chiamandolo “Axl Pose”, fino a quella volta che litigò con David Bowie ubriaco a causa di una donna. Nella versione aggiornata, oltre ad una ricca sezione fotografica, è documentata la storia recente della band. Dall’interminabile gestazione dell’album “Chinese Democracy” fino alla recente reunion e tour. In particolare i motivi per cui l’ex membro fondatore Izzy Stradlin non ha partecipato al “Not In This Lifetime” tour, i rumors sulla spartizione dei guadagni tra i tre gunners e molto altro ancora. La reunion del 2016, infatti, pare sia il frutto di un delicato impegno diplomatico da parte del bassista Duff McKagan (“Non c’era nessun altro che comunicasse sia con Slash sia con Axl, è stato un buon intermediario”). La mancanza di Izzy, invece, sembra dovuta a problemi economici che Stradlin imputa alla band (“Non volevano dividere il malloppo”).