SANITÀ, A. CRISANTI (PD) A RADIO CUSANO: “MELONI SEMBRA ATTERRATA OGGI SULLA LUNA”

SANITÀ, A. CRISANTI (PD) A RADIO CUSANO: “MELONI SEMBRA ATTERRATA OGGI SULLA LUNA. NON È SOLO UN PROBLEMA DI RISORSE, SIAMO DI FRONTE A UNA CRISI DI ACCESSIBILITÀ”
“La Meloni mi sembra che sia atterrata oggi sulla luna. Noi del Partito Democratico, sono ormai mesi che parliamo del problema delle risorse, ma è un problema del servizio sanitario nazionale.
Così ha dichiarato Andrea Crisanti, senatore del Partito Democratico, ai microfoni di “L’Italia s’è desta”, trasmissione di Radio Cusano Campus condotta da Gianluca Fabi, Roberta Feliziani e Fabio Salamida.
“Il servizio sanitario, si misura in base a determinati parametri che sono: l’accessibilità, l’equità, l’efficienza amministrativa, l’aggiornamento tecnologico e la mobilizzazione delle risorse. In questo momento in Italia siamo di fronte a una crisi di accessibilità” ha sottolineato durante l’intervista il senatore del PD.
“L’accessibilità non è distribuita in maniera eguale in Italia tra Nord e Sud e, all’interno delle stesse regioni del Nord, per fasce sociali. C’è una drammatica differenza in qualità e aspettativa di vita a seconda della fascia di reddito”.
“Il servizio sanitario nazionale – ha ribadito Crisanti – versa in una crisi senza precedenti. Ora chiaramente più soldi, ma se questi soldi non vengono qualificati bene, non risolvono il problema”.
“Se non attuiamo le case di comunità e quindi creiamo questa cerniera tra gli ospedali di primo – secondo livello e i cittadini e se non rimettiamo mano al rapporto tra pubblico e privato, fra tre anni, saremo ancora parlando di questi problemi, magari avendo speso anche più soldi”.
Sulla questione pubblico – privato, Crisanti ha poi continuato: “Tra il 35% e il 40% della spesa della sanità, va al privato convenzionato e, il privato convenzionato, non è pubblico. Già 50 miliardi sulla manovra sono appostati per il privato, dopodiché gli italiani spendono di tasca propria altri 40 miliardi e stiamo alla pazzesca cifra di 90 miliardi per il privato” ha sottolineato il senatore democratico.
“Italo paga la manutenzione della rete delle stazioni e il tempo che usa la rete? Ma certo che la paga, ma allora perché dobbiamo permettere ai privati di utilizzare l’ossatura del servizio sanitario nazionale gratis e per di più gli consentiamo di scegliersi pure le prestazioni?” .
Nell’intervista si è poi discusso anche di intramoenia. A tal proposito Crisanti ha continuato dicendo: “Intramoenia è un falso problema, perché l’intramoenia vale un miliardo contro i 90 miliardi del privato in termini economici .Bisognerebbe comunque controllare i medici che fanno intramoenia – ha sottolineato Crisanti – deve esserci un rapporto preciso tra attività di intramoenia e attività intramurale. Un medico non può fare più visite intramoenia di quelle che fa con il pubblico”.
“La separazione dal pubblico al privato deve essere netta – ha quindi ribadito il senatore del PD -non ci deve essere questo continuo scambio e margini sempre così sfumati, perché, alla fine, quello che succede è che i costi vengono scaricati sul pubblico”.
E sulla petizione “Fuori la politica dalle nomine della sanità”, Crisanti ha concluso sostenendo che “il senso della petizione è fuori i politici dalla gestione della sanità. Rivendico il ruolo della politica nell’indirizzo e nel controllo, ma il controllo e l’indirizzo sono diversi dalla gestione, anzi, devono essere separati perché altrimenti non c’è dialettica. Se non c’è dialettica – conclude il senatore – non si contano le responsabilità”.