EUROPEE, M. SALVINI A RADIO CUSANO

EUROPEE, M. SALVINI A RADIO CUSANO: L’UE NACQUE PER GARANTIRE PACE, BENESSERE E LAVORO, NON PER AUTO ELETTRICHE, CASE GREEN E BISTECCHE SINTETICHE

“Non posso pensare che è inutile lavorare su nuove strade, nuove ferrovie, nuovi ponti o sulla Roma -Latina, giusto per non stare lontano dalla vostra redazione, di cui si parla da non so quanti decenni, o che è inutile scavare sotto Roma per fare nuove linee della metropolitana perché tanto non ce la faremo mai. L’Italia è diventata Italia perché i nostri genitori non si sono arresi, hanno fatto l’Autostrada del Sole. L’Europa non si può cambiare? E chi lo ha detto, chi ha detto che dobbiamo andare tutti in giro con l’auto elettrica cinese perché a Bruxelles dei fessi hanno deciso così”, lo ha dichiarato il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini ospite della trasmissione di approfondimento ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus, condotta dal direttore del giornale radio Gianluca Fabi e da Roberta Feliziani. Il numero uno della Lega non ha dubbi “per quello che riguarda le elezioni europee, puoi cambiare l’Europa innanzitutto votando da parte dei cittadini e poi con gli eletti andando a fare quello che hanno promesso di fare. E per quello che riguarda la Lega, potremmo stare simpatici o antipatici, però alcune battaglie, anche da soli, le abbiamo combattute, alcune le abbiamo vinte altre le abbiamo perse, però nei prossimi anni ci si gioca tutto in Europa perché sono temi che riguardano tutti”. Limitatamente alla più grande infrastruttura italiana del prossimo futuro è lo stesso ministro a ribadire che: “Il Ponte sullo Stretto è un collegamento assolutamente utile per Calabria e Sicilia ma porterà un valore aggiunto alle imprese di tutta Italia: non farlo oggi sarebbe economicamente e ambientamene insensato. Poi – sottolinea con orgoglio – il Ponte sarà una straordinaria opera d’arte, unica al mondo, che dimostrerà quanto sono bravi gli ingegneri italiani”. In ambito geopolitico e sul conflitto in Ucraina, Salvini è perentorio “Mai con Macron, non sarò mai d’accordo con lui quando ipotizza l’invio di soldati, di truppe di terra a combattere e a morire in Ucraina, mai nel nome mio, mai nel nome della Lega. Io da ministro delle infrastrutture sono già in contatto con il Ministero delle Infrastrutture ucraino perché a guerra terminata vogliamo dare una mano per le scuole, gli ospedali, le strade, le ferrovie. Però chi parla di mandare i nostri figli, i nostri soldati a morire in Ucraina è pericoloso e va fermato”. Per il vicepremier “L’Europa nacque per garantire la pace, il benessere e il lavoro, non per imporre le auto elettriche e le case green, le bistecche sintetiche o men che meno per dare retta a quel guerrafondaio di Macron”. Infine alla domanda sul futuro della leadership nel Carroccio, Matteo Salvini ha le idee chiare: “Io sono a disposizione del mio paese da segretario e da ministro e cerco di metterci tutto me stesso. Queste elezioni sono fondamentali per i nostri figli. Ho scritto in un libro, che tra qualche giorno sarà nelle librerie di tutta Italia, la mia idea di futuro. Spero che qualcuno che magari non conosce la storia della Lega o magari conosce me o la Lega tramite i programmi televisivi di Gruber, Fazio, Berlinguer, Floris ecc possa capire il nostro obiettivo finale”. Il ministro si è congedato con un plauso a Radio Cusano: “Vi ringrazio perché, a differenza di altri, permettete sempre di confrontare le idee con altre idee, senza avere dei pregiudizi di partenza”.