L'intervista, Roma Capitale
L’INTERVISTA – Luca Andreassi(IV): A Roma con Calenda e la soluzione ai rifiuti esiste”
Andreassi, nel 2021 – covid permettendo – tanti i comuni della provincia al voto. Come sta operando Iv con gli alleati? Ovviamente i tavoli sono sempre quelli del centrosinistra o abbiamo eccezioni?
Partiamo dalle certezze. Italia Viva è e sarà sempre dalla parte opposta dei populisti. Pertanto, ci troverete sempre dall’altra parte rispetto a Movimento 5 stelle e Lega che incarnano la quintessenza del populismo e dell’assenza della politica.
Partendo da questo assunto, nei territori della provincia, lavoriamo insieme a tutti coloro che riescano a mettere in campo proposte serie e innovative, che sappiano tenere insieme la concretezza della buona amministrazione quotidiana con la capacità di accompagnare le città verso il futuro. Spesso abbiamo trovato questa visione nelle coalizioni con il Pd.
Penso ad Albano, dove sono vicesindaco, o a Genzano dove siamo tornati a vincere le elezioni dopo l’infausta parentesi a cinque stelle. Ma non ci sentiamo vincolati ad un accordo a tutti i costi.
Lì dove la convergenza sulle idee non è stata possibile, abbiamo contribuito a costruire coalizioni civiche, che talvolta riescono a esprimere meglio le esigenze di rinnovamento di persone e programmi. Penso a Frascati con il nostro Sindaco Mastrosanti ma anche a Rocca Priora e Rocca di Papa.
Relativamente alla tornata prossima, posso annunciare, intanto, l’accordo col Partito Democratico per sostenere la candidatura a Marino di Gianfranco Venanzoni. Nei tanti altri comuni, invece, siamo ancora in fase di verifica dei progetti e delle possibili convergenze.
Iv si struttura. E’ di queste ore la nomina di nuovo responsabili territoriali della Provincia di Roma. Ci fa il punto?
Italia Viva sta crescendo e subito dopo la tornata elettorale che ha visto eleggere numerosi consiglieri e nominare diversi assessori nelle Giunte, si è reso necessario definire una struttura. Struttura, però, non basata su vecchie logiche dei partiti con la periodica corsa alle tessere e tentativi di scalate alle segreterie.
Una struttura basata sulle competenze, con la nomina dei responsabili dei cantieri del futuro, scelti sulla base delle loro esperienze e capacità.
Ma anche una organizzazione nuova con la progressiva nomina dei coordinatori comunali, rigorosamente una donna ed un uomo, scelti da me e dalla mia collega coordinatrice Ileana Piazzoni, tenendo conto delle loro capacità, integrazione sul territorio e valore personale.
Roma 2021, anche se non di sua diretta conseguenza, come valuta il caos intorno al candidato del cxs? Cosa ne pensa del nome di Calenda?
Italia viva ha già espresso il proprio sostegno alla candidatura a Sindaco di Carlo Calenda. Confido che il centrosinistra abbia un sussulto di dignità e faccia una scelta in difesa dei cittadini di Roma.
E non contro di loro. Già, perché sostenere Virgina Raggi nella logica di un accordo nazionale rappresenterebbe, dopo quello che ha dimostrato la sindaca in questi anni, un imperdonabile schiaffo ai romani.
Sempre in tema di elezioni romane, lei è uno di maggiori esperti di rifiuti della Regione Lazio, ma davvero il problema dei rifiuti a Roma non ha soluzione?
No. Nella maniera più assoluta. E sono profondamente indignato sulla rassegnazione che un certo tipo di politica vuole trasmettere ai cittadini. Come se la complessità della Città impedisca una soluzione. Bene, è falso.
Riesce in tre punti, allora, a dirci come affronterebbe la problematica dei rifiuti nella Capitale?
1. Impiantistica leggera, non inquinante, integrata nel contesto del quartiere al fine di valorizzare le frazioni merceologiche provenienti dalla raccolta differenziata. Perché la raccolta differenziata è assolutamente essenziale ed il cardine di ogni progetto di senso nella gestione dei rifiuti ma continuare a parlarne senza una programmazione impiantistica è ottuso, inutile e dannoso
2. Definire una suddivisione del territorio in distretti omogenei all’interno dei quali scegliere la forma di differenziazione dei rifiuti più idonea alla tipologia di area. Pensare di trattare Prati come Tor Bella Monaca è sbagliato. Fortunatamente siamo nel 2020 ed esistono tecnologie adeguate alle varie situazioni.
3. Risoluzione dell’equivoco AMA. Bisogna prendere una decisione definitiva. Se si sceglie di avere come interlocutore un soggetto pubblico, ed io penso che sia la scelta giusta da fare perché credo che sia un settore in cui si debba perseguire la qualità del servizio ai cittadini e non l’utile, lo si deve mettere però nelle condizioni di sopravvivere facendogli gestire situazioni che producano reddito. Gli impianti per esempio. C’è quindi bisogno di un’AMA molto diversa da quella attuale.
Infine, il CoVid. Da febbraio lei tiene una quotidiana rubrica giornaliera sui numeri del CoVid. Diventata anche un approfondimento televisivo all’interno del Telegiornale di Teleroma56. Serviva davvero questo lockdown generalizzato durante le feste di Natale?
No, direi di no. I numeri sono abbastanza chiari. Il calo dei contagi e dei decessi ed il conseguente decogestionamento degli ospedali vanno avanti ormai da oltre un mese. L’idea di attuare delle misure restrittive su base regionale è stata una buona azione da parte del Governo. Probabilmente l’unica veramente di senso da inizio pandemia.
Pertanto, trovo incomprensibile che non si sia intervenuti tempestivamente su Veneto e Friuli, i cui dati sono completamente fuori scala rispetto al resto dell’Italia. Si è invece scelto di adottare una misura indiscriminata in tutta Italia senza che ce ne fosse una reale necessità.
Il tutto accompagnato da una comunicazione terroristica volta a creare paura sulla base di numeri letti in maniera strumentale e di ipotetiche mutazioni del virus o terze ondate. La realtà è che tale comunicazione sembra voler semplicemente giustificare provvedimenti illogici e in alcuni casi ridicoli.
Come il divieto di spostamento tra Comuni, che crea grandi disparità tra cittadini senza che vi sia un effetto positivo comprovato. Siamo il Paese con il più alto tasso di mortalità dopo Belgio e San Marino ed uno dei Paesi che sta subendo i maggiori contraccolpi economici dalla pandemia.
Credo che, appena il vaccino inizierà a fare il suo lavoro e si potrà ragionare con maggiore serenità, qualcuno, a partire dal Premier Conte per proseguire col Ministro speranza, ci dovrà spiegare perché l’Italia sia agli ultimi posti di tutte le classifiche.
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