Ancora scontro politico sulla Roma Multiservizi, la municipalizzata di secondo livello controllata al 51% da Ama (di cui il Campidoglio è socio unico) che svolge prestazioni per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio, della tutela dell’ambiente e dei beni culturali e nel rispetto del principio di utilità alla collettività. In questi giorni i lavoratori sono di nuovo in protesta contro le scelte dell’amministrazione, una questione – quella della Multiservizi – approdata ieri in una seduta straordinaria della assemblea capitolina. Una seduta al vetriolo, dove la maggioranza del Movimento Cinque Stelle ha bocciato tutti e tre gli ordini del giorno presentati dalle minoranze che chiedevano il ritiro dell’avviso di manifestazione d’interesse alla procedura negoziata per l’affidamento dal primo luglio del servizio scolastico integrato e la conseguente proroga tecnica alla Roma Multiservizi, oltre a stabilire un percorso volto a garantire la gestione diretta del servizio attraverso l’internalizzazione delle attività e dei lavoratori in una società controllata da Roma Capitale per assicurare la qualità e l’omogeneità dei servizi e la tutela occupazionale dei 3mila dipendenti. Insomma, almeno per ora, i grillini hanno detto no a qualsiasi possibilità di internalizzare attività e dipendenti della Roma Multiservizi, suscitando la reazione veemente delle opposizioni. Per il consigliere comunale della lista Marchini, Alessandro Onorato, “il Covid ha completato l’anestesia della città di fronte all’incapacità di questa amministrazione. A quei lavoratori riconosco un solo errore: hanno creduto alle favole che gli raccontava questa amministrazione, perché era chiaro che la Multiservizi poteva diventare al 100% di Ama ma nessuno l’ha voluto. La sindaca che ha promesso a questi lavoratori un futuro oggi non c’è, perché questi voti sono andati e non ci mette la faccia”. Mentre per la consigliera socialista Cristina Grancio, “dire né di destra né di sinistra per il M5S è diventato sinonimo di deresponsabilizzazione completa rispetto ai cittadini e ai lavoratori”. Coro di proteste anche fuori dal Campidoglio con il consigliere regionale ed esponente di Cambiamo Adriano Palozzi, secondo il quale “quanto accaduto oggi sulla Roma Multiservizi, rappresenta l’ennesima riprova del fallimento gestionale delle aziende partecipate da parte dell’amministrazione della sindaca Raggi”.