RIFORMA GIUSTIZIA, FRANCESCO PAOLO SISTO (VICE MINISTRO DELLA GIUSTIZIA)

RIFORMA GIUSTIZIA, FRANCESCO PAOLO SISTO (VICE MINISTRO DELLA GIUSTIZIA): “UNA TEMPESTA IN UN BICCHIER D’ACQUA. CROSETTO NON APRE BOCCA PER RACCONTARE FAVOLE”

“Come diceva il mio maestro: un cattivo processo penale rende il paese incivile. Noi proviamo a ricostituzionalizzare la giustizia, a portarla verso livelli di tutela del cittadino, l’unico destinatario delle nostre riforme”.

Così ha dichiarato il Vice Ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ai microfoni di Radio Cusano Campus nel corso della trasmissione “L’Italia s’è desta”. Durante l’intervista, il Vice Ministro della Giustizia si è soffermato sulle parole del Ministro Crosetto riguardo la magistratura: “Crosetto è una persona che stimo, che non apre la bocca certamente per raccontare favole. Ha detto che faceva riferimento a fatti noti e che, essendo l’opposizione così debole, l’unica possibilità, come storicamente è accaduto nel nostro paese, è che ci fosse un’opposizione giudiziaria. Una tempesta in un bicchier d’acqua”, ha voluto sottolineare Sisto.

Alla domanda se la separazione delle carriere fosse la riforma delle riforme, il Deputato di Forza Italia ha risposto dicendo “Certo, è la riforma delle riforme perché restituisce al cittadino un’immagine della giustizia equilibrata. L’esempio sportivo credo sia quello più chiaro: il tifoso deve avere la stessa percezione, un arbitro che è lontano dai calciatori. Oggi in questo Paese non è così, quindi credo che l’intervento debba essere radicale”.

Sul test psicoattitudinale Sisto ha poi dichiarato “Non è un tabù. Qui qualcuno scambia il parlare della magistratura come se fosse parlare contro la magistratura -ha ribadito – ma non è così. Il test psicoattitudinale è di tutti i dipendenti pubblici, è presente in tanti paesi europei. Certo non può essere deciso con un colpo di mano, è necessario discuterne, approfondire, parlare con gli stessi protagonisti interessati”.

Nella riforma della giustizia novità anche sull’attività dei giornalisti.
“I beni costituzionali vanno bilanciati – ha spiegato durante l’intervista Sisto – non c’è un bene costituzionale che prevale sugli altri. L’articolo 21, relativo al diritto di cronaca, va bilanciato con la presunzione di non colpevolezza e con la riservatezza. Bilanciando tutti questi beni non c’è pregiudizio per nessuno.
Per i giornalisti stiamo pensando a riformare anche il reato di diffamazione, eliminando la pena detentiva intervenendo sul diritto di rettifica, rivalutando la responsabilità del direttore”.

E su questo il Vice Ministro Sisto ha continuato “Oggi nel nostro sistema penale il direttore ha una sorta di responsabilità oggettiva, cioè risponde di tutti i fatti commessi dai giornalisti. Nei giornali di grosso calibro, che hanno 50-60 pagine al giorno, il direttore non può effettivamente controllare tutti. Stiamo pensando di inserire un potere di delega. Quindi una ragionevole gestione delle responsabilità. Tutt’altro che bavaglio, siamo lontani anni luce”.

Si è poi parlato di snellezza dei processi “Una giustizia targata pm non mi sembra quella che il cittadino vuole. Il pm deve essere una parte nel processo, non il protagonista. Ci vorrà un po’ di tempo, c’è qualche difficoltà, però alla fine si utilizzeranno soltanto strumenti digitali per il colloquio fra difesa, accusa e atti del processo, quindi una grande velocizzazione. La velocizzazione poi dipende anche dall’impegno delle singole persone” ha continuato Sisto. “ La giustizia civile è un altro capitolo molto importante, noi pensiamo sempre al penale, ma se riuscissimo ad accelerare i processi civili avremmo un risparmio del 2- 3% di PIL, che non è poco”.

E sull’abolizione del reato d’abuso d’ufficio, Sisto ha concluso dicendo “È nella proposta Nordio, che noi sosteniamo con convinzione. Abolizione dell’abuso d’ufficio, ridimensionamento del traffico d’influenza e poi informazione di garanzia, misure cautelari collegiali se c’è richiesta di carceri interrogatorio preventivo e limiti all’appello per le sentenze di assoluzione da parte del pubblico ministero. C’è di tutto e non è finita qui. Ovviamente c’è la separazione delle carriere sullo sfondo, interventi sulle intercettazioni, interventi sulla responsabilità medica, sulla sicurezza sul lavoro. Carne ce n’è tanta, dateci il tempo di cuocerla”, ha concluso il Vice Ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto.